Giovani e pari opportunità - Documenti
La congiuntura agricola nazionale - Edizione del 2014
La fisionomia del 2014 si rivela complessa per l'agricoltura nazionale. La piovosità estiva e le temperature anomale, che hanno interessato soprattutto la seconda parte dell'anno, si sono riflesse negativamente sullo sviluppo vegetativo e quindi sulla resa di diverse piante. In particolare, nel settore frutticolo e in quello vitivinicolo, nonché in quello dell'olivicoltura per olio - colpito quest'ultimo anche da importanti problemi fitosanitari -, i livelli produttivi sono risultati scarsi e decisamente inferiori a quelli della campagna precedente.
Rispetto al 2013, il valore aggiunto agricolo, a prezzi costanti, si è contratto complessi-vamente dell'1,7%, contrazione questa che si rivela peraltro molto più marcata se letta a prezzi correnti (-6%), per la dinamica deflativa seguita dai prezzi agricoli sempre nel cor-so dell'anno (-5,9% la variazione 2014/2013 dell'Indice Ismea dei prezzi agricoli alla pro-duzione).
Ma nel 2014 il settore primario italiano ha anche sofferto della fragilità dell'economia nazionale, che è riuscita solo a rallentare la fase recessiva iniziata nella seconda metà del 2011: il Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale ha ceduto di un altro 0,4% su base annua; i consumi della famiglie hanno pressappoco confermato i livelli dell'anno precedente (+0,1% la variazione 2014/2013); mentre i consumi alimentari si sono ulteriormente ri-dimensionati (-1% la variazione 2014/2013, in base ai dati Ismea-Nielsen). La poca vivaci-tà del tessuto produttivo, le difficoltà di accesso al credito, la debolezza del mercato del lavoro e l'erosione della capacità di spesa delle famiglie italiane hanno caratterizzato ne-gli ultimi anni, e anche nel 2014, l'evoluzione dell'economia nazionale complessiva e dei sui singoli settori.
Con segnato riferimento all'agricoltura, lo studio dello scenario realizzato a partire dai dati macroeconomici di contabilità nazionale viene in questa sede approfondito con le informazioni rilevate direttamente dall'Ismea con l'indagine qualitativa sulla congiuntura agricola che, con sistematicità trimestrale1, viene condotta dall'istituto presso un Panel di imprese del settore primario2.
In sintesi, in riferimento al 2014, gli operatori hanno giudicato il livello delle rese e quel-lo dei volumi prodotti mediamente più bassi di quelli del 2013, soprattutto nel settore delle legnose; anche la domanda nazionale di prodotti agricoli è stata percepita meno tonica rispetto al 2013 e i prezzi in flessione, salva qualche eccezione che ha riguardato le quotazioni di oli e vini. Il fatturato aziendale, in media d'anno, è stato in generale giu-dicato uguale a quello del 2013, sebbene secondo una quota importante di imprese ab-bia invece registrato una flessione. Le spese complessivamente sostenute per i mezzi correnti sono state giudicate pressappoco in linea con quelle dell'anno precedente. A ta-le proposito, va precisato che nel corso del 2014 il livello dei prezzi dei mezzi correnti di produzione, pur mantenendosi alto, ha registrato una lieve flessione su base annua (delmeno 0,8%, secondo l'indice Ismea); per gli agricoltori tuttavia il livello delle spese è ri-masto pressoché invariato, dato che a fronte del calo dei prezzi essi hanno dovuto au-mentare le quantità solitamente acquistate di mezzi correnti, per l'esigenza di intensifi-care i trattamenti colturali, dettati dalle cattive condizioni meteorologiche e dagli attac-chi fitosanitari verificatisi nell'anno.
Nell'ambito di tale scenario, ancora una volta, i risultati dell'analisi Ismea per età del conduttore evidenziano una percezione meno "pessimistica" dell'evoluzione della con-giuntura e un atteggiamento gestionale più intraprendente delle imprese condotte da operatori under 40, come meglio di seguito verrà illustrato.