1. i costi connessi alle spese per lo studio di fattibilità, nella misura massima del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare; la somma delle spese relative allo studio di fattibilità e ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12 % dell'investimento da realizzare;
2. i costi relativi alle opere agronomiche e al miglioramento fondiario, per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
3. i costi connessi alle spese relative alle opere edilizie, al miglioramento di beni immobili e oneri per il rilascio della concessione;
4. l’acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica;
5. i costi di acquisto e di sviluppo di diritto d'uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali, acquisto di piante pluriennali;
6. unicamente per il settore della produzione primaria,
( i ) i costi per investimenti non produttivi connessi agli obiettivi di carattere ambientale e climatico
( ii ) i costi per investimenti in materia di irrigazione;
( iii ) i costi per investimenti legati alla produzione, a livello dell'azienda agricola, di energia da fonti rinnovabili;
7. i costi per l'acquisto terreni, nella misura massima del 10% del valore complessivo del progetto.
Inoltre, per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo le agevolazioni sono concesse in regime de minimis nel limite massimo di € 300.000.
In conclusione, i costi connessi alle spese effettuate devono essere rendicontati per Stato Avanzamento Lavori (nel numero massimo di cinque) al fine di ottenere l'erogazione delle corrispondenti quote di agevolazioni.
Si rinvia al D.M. ed alle Istruzioni applicative per le informazioni dettagliatamente esposte.