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Rapporto Ismea Qualivita 2013
Pubblicazione scaricabile gratuitamente previa registrazione su www.ismeamercati.it
Per il terzo anno consecutivo l'ISMEA e la Fondazione Qualivita collaborano per il monitoraggio e l'analisi economica del comparto delle produzioni Dop, Igp e Stg, mettendo a sistema il loro know-how accumulato nel tempo per accrescere gli strumenti di conoscenza nell'ambito delle Indicazioni Geografiche.
La relativa pubblicazione, quindi, costituisce un punto di riferimento unico per avere un quadro statistico ufficiale completo su questo comparto, nel quale il nostro Paese continua ad essere esponente di primario rilievo in ambito europeo ed internazionale.
Se nel corso del 2012 una delle più importanti novità che hanno riguardato le produzioni Dop, Igp e Stg è stata l'approvazione del Pacchetto Qualità, proprio di recente è stato firmato il relativo decreto attuativo italiano.
In esso viene confermata la tutela ex officio delle denominazioni d'origine, che prevede che a fronte di imitazioni o contraffazioni di un marchio Dop-Igp e dietro la segnalazione dei Consorzi di tutela, interverranno le stesse autorità del paese nel quale la contraffazione è stata riscontrata. Quindi la tutela del marchio Dop non è, come avveniva in passato, affidata alla semplice iniziativa dei produttori danneggiati.
L'attuazione della protezione ex officio rappresenta quindi una risposta concreta per il nostro consistente patrimonio agroalimentare di qualità, che permetterà finalmente di tutelare e far tutelare le indicazioni geografiche italiane non solo all'interno del territorio nazionale, ma anche negli altri Stati membri.
Con il decreto nazionale appena varato è stata individuata inoltre nell'Ispettorato per il controllo della qualità e la repressione delle frodi (ICQRF), l'autorità nazionale incaricata ad adottare le misure idonee a prevenire o far cessare, in Italia, l'uso illegale di denominazioni Dop e Igp.
Sempre nell'ottica di migliorare gli strumenti anticontraffazione il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in collaborazione con AICIG (l'associazione dei Consorzi di Tutela dei prodotti Dop e Igp), ed il nostro Istituto ha inoltre attivato un portale (www.dop-igp.eu) in cui raccogliere informazioni e fornire strumenti pratici agli operatori del settore per contrastare le contraffazioni delle denominazioni di origine.
Attraverso questa piattaforma, fortemente voluta dal sistema consortile, sarà infatti possibile segnalare infrazioni a tutti gli operatori d'Europa, grazie anche al coinvolgimento degli Organismi di Controllo.
Altra novità recente è stato il riconoscimento della prima pasta italiana Igp, la Pasta di Gragnano. Finalmente l'Italia può vantare il riconoscimento di una denominazione di origine nell'ambito di un comparto così importante per il nostro paese ed alfiere del made in Italy agroalimentare. Con la conseguenza che vi sarà una maggiore tutela sia a livello garanzie al consumatore che di protezione dei produttori da tentativi di imitazione.
Dalla presente pubblicazione, intanto, emerge che il mercato italiano delle Dop e Igp presenta numeri importanti e un complessivo buono stato di salute.
Un settore che incide per l'1% circa sul valore totale dell'agricoltura e per quasi il 5% su quello dell'industria e che mostra ancora una crescita dei riconoscimenti, della produzione certificata e dei fatturati.
La domanda tuttavia, come accade ormai da diversi anni, è trainata più dalle esportazioni che non dal mercato interno, con l'export che evidenzia ancora un'incidenza importante sul valore complessivo delle Dop e Igp.
Alla formazione dei fatturati complessivi, inoltre, contribuiscono ancora poche denominazioni. Ciò porta ad avere tante produzioni che partecipano marginalmente al valore del comparto, ma che comunque possono fare da volano di sviluppo per le economie locali, in sinergia con altre risorse territoriali come il turismo e l'artigianato.