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Roma, 26 maggio 2023
FIPE, ASSOBIO E ISMEA: la ristorazione guarda al biologico
Presentati per la prima volta i risultati di un'indagine sul bio nell'Horeca
Roma, 26 maggio
2023 - Di pari passo con il crescente affermarsi del salutismo e della sostenibilità
ambientale tra i driver di scelta degli italiani, il biologico trova sempre più
spazio anche nei menu dei pubblici esercizi. Lo rivela un'indagine ISMEA
realizzata in collaborazione con FIPE e AssoBio e presentata oggi in occasione dell'evento
"Il biologico nella ristorazione
commerciale". Nell'ultimo anno, emerge dall'indagine, oltre il 50% dei bar
italiani e quasi il 70% dei ristoranti hanno infatti proposto o impiegato nelle
loro preparazioni culinarie cibi, bevande e materie prime biologiche, nelle
diverse occasioni di consumo, dalla colazione agli aperitivi ai pasti
principali, al fine di garantire ai propri clienti una scelta più ampia,
servire cibo più salutare e qualificare la propria offerta.
L'indagine è stata condotta nei mesi di settembre e
ottobre 2022 presso un campione rappresentativo di bar e ristoranti nazionali e
ha raccolto oltre 2.000 interviste telefoniche. Più nel dettaglio, dei circa
111 mila bar attivi sul territorio italiano, uno su due ha in parte orientato
la propria offerta verso referenze ottenute con metodo biologico, con
un'incidenza più elevata nei punti vendita ubicati nelle città del Centro e
Nord Italia e con un numero di addetti superiore a 6. Mediamente quasi il 20% di
alimenti e bevande proposti presso questi esercizi è costituito da prodotti
bio, con una rappresentatività maggiore per quanto riguarda la frutta, il latte
e il vino. La colazione e l'aperitivo sono stati indicati dagli operatori come
le occasioni di consumo più adatte all'inserimento di proposte bio, mentre sul
fronte di prezzi, il prodotto biologico viene venduto a quasi il 15% in più
rispetto all'omologo convenzionale, a causa dei costi più elevati per
l'approvvigionamento.
Dal lato ristorazione, i dati sono ancora più
confortanti confermando un'elevata penetrazione dei prodotti biologici che
trovano impiego presso ben i due terzi degli oltre 157 mila ristoranti attivi
sul panorama italiano. Percentuali ancora superiori si rilevano al Centro
Italia (oltre il 76%) e nel nord Ovest (69%), con un progressivo aumento
dell'incidenza al crescere del numero degli addetti (dal 60% nei ristoranti con
un solo addetto all'81% di quelli con un numero superiore a 49 addetti).
All'interno di questi esercizi, il bio rappresenta oltre il 30% del valore
degli acquisti, con punte del 42% nel caso delle verdure e del 34% dell'olio
extravergine di oliva. Anche in questo caso il prodotto bio genera un
sovrapprezzo di quasi il 17%, giustificato sempre da un surplus nei costi. Contorni
e antipasti sono i piatti in cui la presenza di prodotti biologici riesce ad
essere più significativa, ma in linea generale, rivelano i ristoratori
intervistati, in quasi tutte le portate il biologico riesce ad essere impiegato
nel migliore dei modi.
In relazione alle prospettive nel prossimo futuro, oltre
l'80% di ristoranti e quasi la totalità dei bar intervistati dichiara di essere
intenzionato a confermare l'attuale politica di acquisto di prodotti bio, in
termini quantitativi. Tra i primi, tuttavia, il 13,5% potrebbe prendere in
considerazione la scelta di diventare un locale esclusivamente biologico, quota
che nel caso dei bar si riduce invece al 6%.
L'evento, organizzato da FIPE-Confcommercio, ISMEA
e AssoBio, ha avuto l'obiettivo di delineare gli scenari nel canale Horeca
, per il settore biologico, partendo
dai nuovi valori che guidano le scelte di consumo: sostenibilità, ambiente,
etica e remunerazione equa lungo la filiera. Ma anche rendere riconoscibile il
ruolo fondamentale dell'agricoltura biologica in ambiti di grande attualità
come la sicurezza alimentare, la sana alimentazione, la sostenibilità
ambientale e il contrasto ai cambiamenti climatici.
Al dibattito hanno preso parte Pietro Gasparri (MASAF), Roberto Zanoni (AssoBio), Antonella Giuliano (ISMEA), Michele Manelli (Salcheto Srl), Massimo Lorenzoni (BiotoBio Srl), Daniela Gazzini (ViVi Bistrot), Luciano Sbraga (FIPE-CONFCOMMERCIO), Maria Grazia Mammuccini (Federbio), Fabio Del Bravo (ISMEA). L'iniziativa è
uno dei numerosi appuntamenti del calendario de "La Settimana del BIO", prima edizione di un'iniziativa annuale
promossa da Assobio che, con finalità di valorizzazione e informazione sul
biologico, coinvolge produttori, Gdo e le altre associazioni del comparto.
"La nostra
attività di analisi è sempre focalizzata a cogliere le principali tendenze nei
consumi alimentari e nella ristorazione", ha dichiarato Luciano Sbraga, Direttore del Centro
Studi di FIPE-Confcommercio. "L'attenzione
alle produzioni biologiche è la testimonianza di come i consumatori oggi siano
sempre più consapevoli della necessità di coniugare il proprio benessere e la
propria salute con il benessere e la salute del pianeta rispettando il
territorio, la stagionalità, la qualità e la sicurezza. Tutti valori promossi
da FIPE con il Manifesto della Ristorazione presentato e sottoscritto lo scorso
28 aprile in occasione della Giornata della Ristorazione" ha concluso.
"Siamo
molto soddisfatti di questo risultato. Ringraziamo ISMEA per aver investito in
questo studio e FIPE per la preziosa collaborazione fornita", ha commentato
Roberto Zanoni, Presidente AssoBio. "Il lavoro che stiamo presentando,
analizza in modo approfondito un settore importante, sia da un punto di vista
economico, che culturale e dimostra quanto i consumi biologici si stiano
affermando in canali come bar, ristoranti, hotel a testimonianza della sempre
maggiore attenzione da parte dei consumatori verso prodotti che salvaguardano
ambiente, salute e benessere.
Auspichiamo che questa ricerca possa essere aggiornata nel tempo in
maniera costante per monitorare un canale di vendita e un mercato in forte
espansione".
"ISMEA rileva
e analizza da anni le principali dinamiche degli acquisti alimentari domestici
degli italiani, con riferimento sia ai prodotti convenzionali sia al segmento
del bio", ha commentato Fabio Del Bravo, Responsabile della Direzione
Servizi per lo Sviluppo Rurale di ISMEA. "Per la prima volta questa indagine
qualitativa, resa possibile grazie alla collaborazione con Fipe-Confcommercio,
ci ha dato l'opportunità di allargare il nostro sguardo anche al fuori casa, un
filone di indagine estremamente interessante, che speriamo di poter
approfondire ulteriormente con analisi periodiche. In un contesto che vede un
fisiologico rallentamento della crescita dei consumi di alimenti biologici tra
le mura domestiche, dopo i tassi di incremento significativi a cui per anni il
bio ci aveva abituato, il monitoraggio dell'Horeca, anche su aspetti di natura
prettamente qualitativa può fornire, infatti, preziosi elementi per orientare
le scelte della politica e della filiera".
Ismea - comunicati stampa
Enrica Ruggeri, Vanna Sportelli, Andrea Festuccia - contatta via mail
Per informazioni riguardanti le agevolazioni alle imprese agricole si prega di contattare l'Ufficio relazioni con il Pubblico
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