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Roma, 19 marzo 2022
 

Ismea a "Anteprima di Toscana 22": export al top per i Rossi toscani

 

Con il 15% in pił sul 2020, le vendite all'estero di vini toscani fanno registrare l'aumento pił elevato di sempre, una performance addirittura superiore dell'intero comparto vinicolo nazionale che pure ha chiuso trionfalmente il 2021 (oltre 7 i miliardi di euro di export, +12,4% su base annua, il dato migliore del decennio).

Sono alcuni dei brillanti risultati della vitivinicoltura regionale, presentati da Ismea in occasione di Anteprime di Toscana 22 e che riportano una ventata di ottimismo in un anno su cui gravano pesanti interrogativi.

Nel 2021 le bottiglie Doc e Docg ( oppure Dop) "Made in Tuscany" spedite oltrefrontiera hanno generato introiti per 625 milioni di euro, in prevalenza provenienti dai rossi ( 604 milioni).  Circa i tre quarti del vino fermo rosso Doc o Docg (oppure Dop)  toscano prende la via di USA, Germania, Canada, Svizzera e Regno Unito e Francia, ma crescono a ritmo tumultuoso anche le spedizioni verso nuovi mercati come la Corea del Sud (+140%),  l' Australia (+56%)  o  Singapore (47%).

Dal lato produttivo la Toscana con 2,07 milioni di ettolitri č al settimo posto del ranking nazionale, con una posizione di leadership che si gioca invece sul fronte delle indicazioni geografiche: in totale 58 di cui 52 DOP (11 DOCG e 41 DOC) e 6 IGT che presidiano la quasi totalitą della superficie vitata toscana (96,4% rispetto alla pur elevata media nazionale situata intorno al 63%).

Il Chianti costituisce ancora quasi un terzo (31%) della superficie a IG della Toscana e il Chianti Classico un ulteriore quinto (20,8%), mentre altre denominazioni altrettanto blasonate come il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano, il Bolgheri, Morellino di Scansano pesano per quote percentuali decisamente pił contenute - rispettivamente il 6,1%, il 3,7% e il 3,3%, 4,3%. 

Molto incoraggianti anche i dati sulla vitivinicoltura biologica: oltre 19 mila ettari, pari al 32% della superficie a vigneto regionale e al 17% di quella nazionale, con un ritmo di crescita superiore a quello italiano nel suo complesso (+217%  della Toscana nel decennio 2010 -2020, a fronte di un +127% nazionale).

 


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